Le alluvioni di questo mese di agosto hanno provocato il peggior disastro a memoria d’uomo nel paese. I morti sono 2.000 e le persone colpite circa 20 milioni. Abitazioni distrutte, perdita di raccolti e dei capi di bestiame, vie di comunicazione interrotte e rischi di epidemie dovute alla mancanza di acqua potabile e alle difficili condizioni igienico-sanitarie.
Caritas Pakistan, con il sostegno delle altre Caritas, tra cui anche Caritas Italiana, si sta concentrando su 4.795 famiglie in cinque diocesi colpite (Multan, Quetta, Faisalabad, Rawalpindi/Islamabad e Hyderabad), alle quali distribuisce tende, cibo, articoli non alimentari di prima necessità e garantisce assistenza sanitaria e medica.
Questi primi interventi rientrano nel più ampio programma di emergenza alluvioni, che verrà realizzato nell’arco di tre mesi, per il quale sono necessari fondi pari a 4 milioni di euro. A beneficiarne saranno complessivamente 250.000 persone.
Il vescovo di Multan, S.E. Mons. Andrew Francis, ha visitato il dispensario di Caritas Pakistan a Multan (foto), situato vicino Dera Dina Panah, una delle città più colpite dall’alluvione nella provincia di Punjab. Il vescovo ha sottolineato che questa non è la prima volta in cui i cristiani lavorano per aiutare i fratelli musulmani.
Il dispensario ha finora fornito assistenza medica a 1.950 pazienti e distribuito cibo a 3.000 persone.
La Conferenza Episcopale Italiana si è attivata stanziando un milione di euro e invitando le comunità ecclesiali alla preghiera e al sostegno delle iniziative di solidarietà promosse dalla Caritas Italiana.
Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte tramite
C/C POSTALE N. 11938701
della Caritas di Bari-Bitonto
specificando nella causale
“Pro -Pakistan”.