Non semplice è facile dire mamma, quando dietro un volto c’è una storia che non si coniuga con gioia, ma piuttosto con cronaca.
L’esperienza della casa per ragazze madri che d’ora in poi si chiamerà Maria di Nazaret è il segno eloquente di tutto ciò. E’ passato già un anno da quando abbiamo come Caritas Diocesana aperto questo nuovo centro di accoglienza e che si rivela di capitale importanza.
Non si è rivelata una semplice casa di accoglienza, ma un vero e proprio segno di evangelizzazione sia per le numerose parrocchie che l’ hanno frequentata, sia per i tanti che si sono recati a titolo personale e mani a mani vuote e soprattutto per le tante donne con i loro bambini che sono state accolte.
Per noi hanno anche un nome e non le sentiamo diverse. Suor Noemi e suor Giovanna che instancabilmente prestano ogni giorno gratuitamente il loro servizio mostrano come il ministero non è un qualcosa da fare, ma una missione da realizzare.
Abbiamo accolto donne italiane e straniere, ma abbiamo svolto anche la nostra parte. Una mamma ci ha chiesto di battezzare una bambina e una delle volontarie è stata la sua madrina; un’altra ci sta gia’ pensando. E noi … proprio noi … non ci avevamo pensato!
Il domani è solo alle porte, ma la casa Maria di Nazaret è solo agli inizi per coloro che potranno ancora sentirsi chiamare liberamente MAMMA.
Don Antonio Ruccia
Direttore Caritas Diocesana Bari-Bitonto
P.S. Per ulteriori informazioni
Don Antonio (0805237311 – 3394909894)
Suor Giovanna (3881664684)
Suor Noemi 3341855744