L’esperienza della Casa per Ragazze Madri. Iniziata il 9 Maggio 2010 dalla Caritas Diocesana di Bari-Bitonto presso la parrocchia di Sant’Alberto a Bari/Palese ha impresso un segno particolare negli ultimi giorni.
Ogni volta che penso a questa casa ho in mente l’immagine dei passi che oltre a suscitare rumore, imprimono qualcosa che possa essere indelebile. Il rumore dei passi è quello lasciato dalle ospiti e dai loro bambini. Infatti, dietro ogni piccolo passo c’è un volto, una storia difficile alle spalle, a volte fatta di solitudine, di abbandono, e di apparente sconfitta, ma … nella casa quel rumore diventa fraternità, poiché è abbattuta ogni barriera religiosa, linguistica e culturale.
Questi sono i passi lasciati dal lavoro silenzioso svolto con amore materno da suor Giovanna e suor Noemi, dei volontari delle parrocchie che sistematicamente si recano a dare una mano d’aiuto e non mancano di far pervenire il loro contributo e sono anche quelli lasciati dalle volontarie del Servizio Civile che ogni giorno svolgono il loro compito nella stessa struttura.
Sono i passi lasciati da don Antonio che come un padre e senza invadere il campo non lascia mancare la sua presenza attenta e silenziosa su tutti i campi d’azione.
Uno di questi passi sembra essere diventato un’ombra. Domenica 1 maggio, mentre il mondo era incollato a Roma per la beatificazione di Giovanni Paolo II, nella parrocchia Stella Maris di Bari/Palese, Rebecca, una mamma eritrea che gia’ da tempo vive nella casa/famiglia, sebbene cristiana/ortodossa, dopo un’attenta preparazione da parte delle suore, ha deciso di battezzare la sua piccola. Lei si chiama Blen. Per noi è una bambina, una nostra piccola orma. Da oggi si chiamerà Blen Maria.
È stata una gioia per tutta la comunità! (A dir poco) Un gioia che testimonia che questa non è una casa, ma una famiglia, una famiglia di Dio dove Blen Maria metterà i suoi passi che ci auguriamo possano imprimere altre orme e … non solo di speranza.
Teresa Burdi – volontaria del SCN