Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16,12-15)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
LA COMUNITA’ CHE PRO-CEDE
L’esperienza di Gesù con i suoi discepoli sebbene avesse creato un entusiasmo finalizzato a portare avanti e trasmettere quanto a loro era stato trasmesso, non trovava ancora, proprio in loro, quella forza necessaria che fosse in grado di raggiungere l’obiettivo. Per questo Gesù, conoscendo le loro difficoltà, oltre ad incoraggiarli nel non mollare nel cammino già svolto li rassicura che gli donerà lo Spirito che oltre a non lasciarli soli, gli indicherà il come raggiungere quanto era stato loro trasmesso.
Gesù assicura alla comunità di credenti di tutti i tempi che più si ama, più ci si dona, e più si comprende la sua parola. In altri termini un cammino che la comunità deve compiere attraverso Gesù per essere nella verità.
In termini teologici tutto ciò è definito “processione”. Lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio affinché il messaggio della salvezza possa essere efficace.
E’ questo il modello della comunità cui rifarsi per non brancolare nel buio. La comunità che pro-cede è quella che non solo cammina, ma “va innanzi”. L’etimologia del termine definisce ancora di più tutto questo. Essa pro-cede nell’annuncio e realizza lo stesso annuncio per la salvezza di tutti.
Questa è la Trinità: una comunità che non si arresta e che pro-cede con impegno nel cercare i lontani, nell’amare i delusi, nel recuperare i meno fortunati, nel servire gli ultimi, nel non denigrare gli incerti, nel costruire attraverso gesti di pace e giustizia una società dell’unità.
Ai nuovi bisogni dei credenti, della comunità e della società lo Spirito Santo, lo Spirito della verità, fornirà sempre nuove risposte, evitando il rischio che può correre l’istituzione religiosa, di rispondere con risposte vecchie ai nuovi bisogni degli uomini. Gesù non annunzia una nuova rivelazione da parte dello Spirito, ma l’attualizzazione del messaggio in modi e forme nuove perla vita della comunità.
La comunità che pro-cede è trainante, coinvolgente, proponente. Essa supera le differenze e non si nasconde dietro le traversie dei silenzi e dei ritardi. Più rallenta e più non raggiungere gli obiettivi. Più si ferma e più si mostra nelle sue incertezze e stanchezze.
La comunità che pro-cede conosce bene che il cammino si realizza nella comunione di tutti e nell’impegno missionario di tutti. Perché non ci si arrenda, è necessario che proprio le differenze siano segni concreti e visibili di quanto nella diversità si è in grado di costruire la comunità della relazionalità.
Il direttore
Don Antonio Ruccia