Iniziativa 18-19 gennaio 2014 – Lega Calcio Serie A per Pontificio Consiglio per la Famiglia e Caritas Italiana
Le guerre spezzano e feriscono tante vite! Troppe ne ha spezzate negli ultimi tempi il conflitto in Siria, fomentando odio e vendetta. Continuiamo a pregare il Signore perché risparmi all’amato popolo siriano nuove sofferenze e le parti in conflitto mettano fine ad ogni violenza e garantiscano l’accesso agli aiuti umanitari. Signore, dona la tua pace alla Siria e al mondo intero. (Papa Francesco, Messaggio Urbi et Orbi, 25 dicembre 2013)
Il 22 gennaio 2014 si aprirà in Svizzera la nuova sessione di negoziati sulla Siria: un evento e un’opportunità unica per trasformare i venti di guerra in venti di pace.
La Chiesa, come ci ha ricordato papa Francesco nel Messaggio per la Celebrazione della XLVII Giornata Mondiale della Pace, alza la sua voce “per far giungere ai responsabili il grido di dolore di quest’umanità sofferente e per far cessare, insieme alle ostilità, ogni sopruso e violazione dei diritti fondamentali dell’uomo”.
Il Pontificio Consiglio per la Famiglia e Caritas Italiana rilanciano dunque con forza questo appello e chiedono la fine del conflitto in Siria, un conflitto che ha causato un numero altissimo di vittime, milioni di profughi in tutti i paesi limitrofi, milioni di famiglie distrutte.
La Lega Calcio Serie A ha deciso di aderire all’iniziativa del Pontificio Consiglio per la Famiglia e di Caritas Italiana, autorizzando per la prima giornata di ritorno, 18 e 19 gennaio 2014, negli stadi dei dieci club ospitanti (Atalanta, Bologna, Catania, Chievo Verona, Genoa, Juventus, Milan, Sassuolo, Roma, Udinese), l’esposizione al centro del campo di uno striscione con la scritta “Venti di pace per le famiglie della Siria” (con i loghi e il rimando ai siti di Caritas Italiana e Pontificio Consiglio per la Famiglia) e la trasmissione di un breve spot sui maxischermi.
Un chiaro segnale che il mondo dello sport non si dimentica di partite ben più dolorose che colpiscono, in Siria, come in altre parti del mondo, troppi innocenti. La partita della pace può essere vinta da tutti i contendenti, con effetti positivi per tutta l’umanità se l’educazione alla pace viene promossa in ogni ambiente e se si globalizza la solidarietà.
Papa Francesco ci insegna con le parole e con i gesti, quanto sia importante ogni occasione, per costruire una cultura di pace ed esprimere vicinanza a chi soffre. Egli stesso si recherà in Medio Oriente nel prossimo maggio a sostenere ogni sforzo per la pace in questa martoriata regione. Questa iniziativa si pone dunque come tappa di un cammino condiviso per gridare pace e servire carità.
La Chiesa – sottolinea sempre il Papa nel suo Messaggio – “ha per missione di portare lacarità di Cristo anche alle vittime inermi delle guerre dimenticate, attraverso la preghiera per lapace, il servizio ai feriti, agli affamati, ai rifugiati, agli sfollati e a quanti vivono nella paura”.
Fin dall’inizio del conflitto Caritas Italiana sta infatti aiutando decine di migliaia di siriani, in patria e nei paesi vicini, collaborando con altre organizzazioni umanitarie, grazie anche alla rete sempre più estesa di operatori e volontari organizzati dalle Caritas nazionali di Siria, Libano, Giordania, Turchia. Viveri, medicinali, cura del recupero scolastico dei bambini, fornitura e sistemazioni di alloggi di accoglienza per il continuo flusso di famiglie, questi sono i principali campi di attività. Già in occasione del Pellegrinaggio mondiale delle Famiglie alla Tomba di San Pietro (26 e 27 ottobre 2013), il Pontificio Consiglio per la Famiglia in collaborazione con Caritas Italiana a sostegno degli interventi di Caritas Siria aveva lanciato l’iniziativa di solidarietà: “Le famiglie del mondo per le famiglie della Siria”. I beneficiari del progetto sono circa 5.400 famiglie siriane (oltre 20.000 persone). Oltre 300 famiglie sfollate potranno inoltre avere un alloggio.
Per maggiori dettagli www.caritas.it