“Non abbiate paura della solidarietà.
Quel poco che siamo e che abbiamo se condiviso
diventa ricchezza”.
(papa Francesco)
Ai Sig.ri Dirigenti Scolastici
delle Scuole Statali e Paritarie
della Diocesi
LORO SEDI
Carissimi tutti,
siamo alla fine di questo 2014 che come tutti gli altri anni ha portato a ciascuno di noi momenti di gioia e anche tanti eventi e situazioni dolorose. E’ questo il momento per ringraziare per tutto ciò che ci ha fatto diventare persone migliori, più aperte e miti e per affidare tutto ciò che è stato difficile, che ci pesa, che vorrebbe toglierci il sorriso, la speranza e la fiducia.
Non aspettiamo i grandi eventi per essere felici, ma riconosciamo comunque e sempre la preziosità della vita e lasciamoci condurre da queste piccole luci, un passo alla volta.
Nella molteplicità delle povertà già esistenti nel nostro Paese, che perdurano ed anzi divengono sempre più allarmanti, in questo tempo che ci avvicina al Natale ci permettiamo di sottolineare un fenomeno sempre più dilagante nella nostra società.
Vorremmo per un attimo porre insieme a voi i riflettori sulla famiglia ed in particolar modo su quelle ferite !
Alle diverse situazioni di disagio relazionale si aggiunge, ora più che in altri momenti storici, la criticità economica ! Infatti, la più grande prova per le famiglie del nostro tempo è spesso la solitudine, che logora e provoca una sensazione generale di impotenza nei confronti della realtà socio-economica che spesso finisce per schiacciarle. Così è per la crescente precarietà lavorativa che è vissuta talvolta come un vero incubo.
Il Report 2014 sull’osservazione delle povertà “False Partenze” redatto da CARITAS ITALIANA dice che il 66,1% dei separati che si rivolgono alla Caritas dichiara di non riuscire a provvedere all’acquisto dei beni di prima necessità.
Altre conseguenze della separazione: aumenta il ricorso ai servizi socio-assistenziali del territorio come anche la crescita di disturbi psicosomatici.
Si assiste spesso all’impossibilità per molti padri separati di far fronte al costo della vita e al potersi permettere di pagare un canone di locazione per un’unità immobiliare autonoma. Non sapere dove vivere con certezza porta di conseguenza a dover affrontare altri tipi di problematiche, come l’incapacità a gestire in modo continuativo e sereno le relazioni con i figli; l’incapacità di mantenere un giusto equilibrio con altri tipi di relazioni, come quelle parentali ed amicali; l’incapacità di trovare la giusta tranquillità e concentrazione per continuare ad impegnarsi nel proprio lavoro, lì dove non fosse venuto meno.
Dal 6 ottobre u.s. la Caritas Diocesana di Bari-Bitonto ha avviato il Progetto O.S.A. (Oasi Strade Aperte), un’ “Opera-segno” di servizio di accoglienza abitativa e di sostegno personale per padri separati, che vengono a trovarsi in una condizione di precarietà abitativa, economica, relazionale, spirituale, morale.
Il progetto OSA è rivolto:
- a padri separati che non hanno la possibilità di avere una abitazione dignitosa sia per se stessi sia come luogo idoneo per l’incontro con i loro figli;
- ad enti pubblici, privati ed associazioni che vogliono segnalare situazioni di padri separati bisognosi di ascolto in materia di new addictions (nuove dipendenze da gioco, internet, azzardo ecc.)
All’interno della struttura sita in Modugno (Via Roma, 105) opererà un’equipe specializzata in materia di diritto di famiglia e minori, attrezzata per un supporto psicoterapeutico e socio-educativo. L’equipe sarà “itinerante” e sarà disponibile a venire incontro ad ogni bisogno d’aiuto, anche a livello di semplice consulenza ed orientamento.
La struttura potrà ospitare fino a sei padri per un periodo di otto massimo dodici mesi, con possibilità per gli ospiti di partecipare a laboratori di orientamento al lavoro (laboratorio tecnologico, artigianale, e di produzione di ortaggi – orto didattico).
Sono previsti colloqui periodici e costanti per ciascun ospite, una verifica tramite monitoraggio della loro capacità di riabilitarsi dal punto di vista personale e di realizzare sereni percorsi di relazione tesi a riallacciare il rapporto con i propri figli ed eventualmente anche con l’ex coniuge.
OSA parte dall’accoglienza dei padri separati per arrivare ad aiutare l’interezza della famiglia ferita. Questo progetto è tra i primi in Italia ed è realizzato in sinergia con Caritas Italiana.
Siamo consapevoli che ogni momento di criticità personale e sociale viene superato soprattutto con la solidarietà in punta di piedi. Chiediamo, se ciò fosse possibile, una opportuna illustrazione dell’iniziativa ai docenti e agli alunni della Scuola da voi diretta, al fine di giungere a una contribuzione economica che potrete fare tramite ccp n. 000011938701 intestato a Caritas diocesana, specificando nella causale “pro Osa-Padri separati”.
Per chi volesse contribuire diversamente proponiamo anche la raccolta viveri (pasta/latte a lunga conservazione/pelati/scatolame/olio/legumi) per mense e altre situazioni di bisogno oppure prodotti per l’igiene (bagnoschiuma, schiuma da barba, lamette monouso, spazzolini e dentifrici) per il Dormitorio “don Vito Diana” che ospita 44 uomini senza fissa dimora, per i carcerati e per altre realtà bisognose. Sia i viveri che i prodotti per l’igiene sarà possibile consegnarli presso il Dormitorio di via Duca degli Abruzzi (nei pressi del sottopasso s. Antonio) il 19-20-22 e 23 dicembre dalle ore 9 alle 12 e dalle 16,30 alle 20.30. Per altre chiarificazioni telefonare in Caritas diocesana (0805237311).
Il nostro poco è quella goccia che insieme alle altre piccole gocce fanno l’oceano!
Cogliamo l’occasione comunque per ringraziarvi e augurarvi un buon Natale e un migliore anno nuovo nel segno della solidarietà, chiave di volta del presente e del futuro.
Agli IdR della Diocesi
Carissimi, questa nota è stata inviata ai Dirigenti scolastici delle vostre Scuole.
La invio per conoscenza anche a voi perché possiate animare l’iniziativa.
Ciao a tutti
don Nicola