Nota della Caritas di Bari-Bitonto

La Caritas diocesana di Bari-Bitonto si fa vicina alla comunità rumena presente sul nostro territorio all’indomani della morte del Sig. Viorel-Stefan. La nostra preghiera raggiunga anche il fratello di Viorel, a lui tanto caro, e tutti i suoi familiari.

La morte di un uomo, una persona senza dimora, avvenuta in solitudine, in una piazza comunque centrale della nostra Città, ci interroga come ogni vita vissuta nella solitudine e ci spinge, da credenti, a continuare e intensificare quell’opera di carità che ci rende prossimi e vicini a tante situazioni umane di fragilità e di vulnerabilità. Tra queste spicca l’opera di accoglienza notturna che la Caritas mette in campo ormai da otto anni ospitando nel Dormitorio “don Vito Diana” (via duca degli Abruzzi-sotto passo di S. Antonio) ben 44 persone senza dimora. Un posto letto, la possibilità della doccia, di una frugale colazione mattutina, il servizio lavanderia e soprattutto la possibilità di una relazione con gli operatori e i volontari non sono un aiuto da poco. E’ un servizio offerto in totale gratuità, finanziato unicamente dalla Diocesi, dalle parrocchie e in collaborazione con Caritas Italiana. Non ci pare secondario, per amore della verità, richiamare quella silenziosa opera che nelle comunità parrocchiali i sacerdoti con le caritas pongono in essere davanti a tante storie drammatiche di famiglie, spesso segnate dal dramma della mancanza di lavoro, dalla mancanza di un alloggio o dalla separazione dei coniugi e che si ritrovano ridotte in povertà. Anche qui si pensi all’impegno delle mense che insistono sulla Città, portate avanti dalle comunità parrocchiali e dalle suore di Madre Teresa. Un’opera fatta “in silenzio” e per quasi tutti i giorni dell’anno. Ai tanti cittadini che ci chiedono costantemente cosa fare ribadiamo la possibilità di rivolgersi alle parrocchie presenti sul proprio territorio e di interagire con i sacerdoti e le caritas lì presenti. Si può fare molto di più!

Certo la povertà urbana presenta tratti difficili che hanno bisogno sempre più di risposte concrete contro la indigenza e il disagio sociale, incanalando la vitalità che la Città comunque possiede in percorsi possibili e condivisi di fuoriuscita dalla povertà. Oggi più che mai non servono battitori liberi né autoreferenziali. Occorre una risposta corale in cui Istituzioni, Welfare, organizzazioni del Terzo settore, volontariato laico e cattolico, associazioni e cittadini di buona volontà, guardando oltre il proprio naso, possano concertare risposte sempre più organiche anche per quelle povertà che normalmente non rientrano nei servizi ordinari che pure questa Città dispone e può potenziare per il bene di tutti e di ciascuno.

Ci auguriamo che insieme e solo insieme, nel dialogo costruttivo, ciascuno per la propria parte, non resti indifferente e che dia cuore, mente e mani all’edificazione di una Città sempre più a misura d’uomo, mettendo al centro i soggetti più fragili.

 

don Vito Piccinonna

DIRETTORE CARITAS DIOCESANA BARI-BITONTO

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