4 Ottobre 2018
Nella memoria del Poverello d’Assisi come Caritas diocesana di Bari-Bitonto eleviamo il nostro grazie a Dio anzitutto perchè nei suoi Santi svela ancora oggi il volto piú bello e piú autentico della Chiesa.
Nella nostra preghiera portiamo il Papa che ha voluto scegliere il nome di Francesco per dare a se stesso ma anche a tutta la Chiesa un programma di vita. Gli assicuriamo la nostra preghiera all’inizio del Sinodo dei Giovani da lui fortemente voluto: lo Spirito Santo non mancherà di sorprenderci ancora una volta, ne siamo certi.
Portiamo nella preghiera il nostro Vescovo Francesco in questi giorni di esercizi spirituali e lo ringraziamo per l’affetto e la stima con cui è vicino al lavoro ordinario della caritas.
Una preghiera anche per tutta la famiglia francescana, particolarmente per la nostra vicedirettrice suor Mariarosaria perchè il carisma del Santo fecondi ancora e sempre la nostra Diocesi.
Proprio il 4 ottobre di 10 anni fa veniva inaugurato il servizio di accoglienza notturna per senza dimora presso il dormitorio don Vito Diana. Per nove anni presso la struttura in via duca degli Abruzzi e da meno di un anno nella nuova struttura di via Curzio dei Mille, 74 quanti fratelli, italiani e immigrati, sono stati accolti! Sono state 2414 le accoglienze fatte in questi 10 anni!
Un grato pensiero va a don Dorino Angelillo e don Mimmo Lieggi che misero su il dormitorio e a don Antonio Ruccia che inizió l’accoglienza il 10 novembre del 2008 e diede stabilità al servizio di accoglienza.
Un pensiero grato alla Caritas Italiana e alla nostra Diocesi per aver sempre accompagnato i passi di queste strutture assieme a tanti volontari e benefattori che sono davvero una carezza di Dio in questo servizio di accoglienza.
Non solo dormitorio ma anche tanti altri servizi (dalle docce al vestiario, dalla scuola di italiano ai vari sportelli) che vogliono favorire un aiuto per questi nostri fratelli per una vita piú dignitosa.
Chiediamo alla Politica, a tutti i livelli, di poter disporre di piani di reinserimento sociale e lavorativo perchè ogni persona sia messa in grado di provvedere con le proprie mani a un lavoro e ad una casa dignitosa.
Per conto nostro, consapevoli di essere solo una goccia nell’oceano, non faremo mancare la nostra presenza e il nostro aiuto anche in collaborazione con le Istituzioni e con altre realtà associative.
Sabato 6 ottobre, col primo incontro di formazione per operatori caritas parrocchiali e diocesani, alle 16 presso l’Aula sinodale, avremo ancora la possibilità di pensare il diritto alla casa. In serata alle 20 con gli ospiti, gli operatori e i volontari del centro di accoglienza e di tutta la caritas vivremo una cena fraterna giacchè prima del posto letto è la fraternità il primo segno di riconoscimento che vogliamo ancora e sempre vivere.
Buona festa di san Francesco!!