Mercoledì 28 novembre si è concretizzato il primo corridoio umanitario dalla Turchia promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana tramite l’impegno di Caritas Italiana, in collaborazione con la Nunziatura Apostolica di Ankara. La Caritas diocesana di Bari – Bitonto ha accolto una delle tre famiglie irachene, fuggite da Mossul.
“È nostro dovere – dichiara don Vito Piccinonna, direttore della Caritas diocesana – sottrarre i profughi dai trafficanti di esseri umani. Sono migliaia le vite spezzate durante i tentativi di attraversata in mare. Non può rimanere inascoltata la domanda di pace che sale da questi fratelli”.
Il nucleo familiare è ospitato in una struttura messa a disposizione dalla Parrocchia San Nicola di Bari in Adelfia. Nei prossimi 12 mesi, gli operatori e volontari impegnati nel progetto cercheranno di attivare l’adeguato processo di integrazione ed inclusione sociale dei beneficiari.
L’accoglienza è inserita all’interno del progetto “Protetto. Rifugiato a casa Mia” promosso da Caritas Italiana ed è frutto di una sinergia tra Caritas diocesana Bari – Bitonto e la comunità parrocchiale ospitante.