Avvento di Fraternità: Anche a Natale Fatti dono

E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi

Gv 1,14

Carissimi,

il tempo di Avvento e di Natale sono un tempo propizio in cui fare esperienza di Dio. Non un dio lontano, ma l’Emmanuele, il Dio con noi. È il tempo dell’attesa che fa spazio all’accoglienza. È il tempo in cui riscoprire il grande dono dell’essere figli di Dio e, dunque, fratelli. Anche per chi non crede il Natale richiama i valori della vicinanza, della solidarietà, della universalità.

Nei tanti momenti di festa che vivremo in famiglia, al lavoro, a scuola, all’Università, con gli amici, in comunità non dimentichiamo chi vive nel bisogno anche materiale di un pasto dignitoso, di una doccia calda, di un letto su cui riposare, di un luogo e soprattutto di relazioni dove rientrare e provare a ricomporre la propria vita. Sono piccoli segni, semplici gesti quotidiani che abbiamo il dovere di non fare mancare a nessuno.

Nella nostra diocesi, accanto alle singole esperienze parrocchiali, primi laboratori di prossimità che mai ci stancheremo di ringraziare per l’operosità e la generosità che le contraddistinguono, sono presenti diverse realtà di accoglienza:

• Centro d’accoglienza per persone senza dimora “Don Vito Diana” in via C. dei mille, 74 a Bari con 24 posti letto;

• O.S.A. Oasi Strade Aperte a Modugno è un progetto di accoglienza abitativa e di sostegno personale prettamente per padri separati, che vengono a trovarsi in una condizione di precarietà economica e relazionale;
• Casa Ain Karem in Corso de Gasperi a Bari è un centro per l’autonomia e il reinserimento sociale di donne sole;
• Casa Freedom, in cui sono accolti detenuti in permesso premio, soli o con le loro famiglie;
• Il Centro di ascolto diocesano che ha il compito di accogliere, ascoltare e orientare quanti si avvicinano in cerca di aiuto;
• La Comunità Micaela che accoglie donne vittime di tratta;
• L’accoglienza di alcune famiglie provenienti di corridoi umanitari
• Le diverse Mense facenti parte del coordinamento caritas;
• I Centri di ascolto
• Le tante realtà che ci chiedono aiuto…

Per queste realtà, in questo tempo di Avvento e Natale, promuoviamo la raccolta di
 generi alimentari, latte a lunga conservazione, biscotti olio;
 prodotti per l’igiene personale: bagnoschiuma, shampoo, schiuma da barba e lamette, dentifrici e spazzolini.
 intimo uomo e donna; pigiami, vestaglie invernali e pantofole per donna;
 detersivi per lavatrici e la pulizia degli ambienti.
Come potete notare è l’essenziale che serve per la vita quotidiana di una famiglia.

Le opere segno sono pensate come luoghi dove provare a rimettere in piedi la quotidianità, in cui, con l’aiuto di volontari e operatori, riprendere in mano la propria vita e darsi un’opportunità, sono anche il luogo in cui ricomporre gli affetti.

Sarà possibile consegnare quanto raccolto presso la sede diocesana dell’Azione Cattolica, che ringraziamo per l’ospitalità, sita in corso A. De Gasperi 274/A in Bari nei giorni 27 dicembre e 3 gennaio dalle ore 15.30 alle ore 17.00.

Inoltre è possibile donare anche tramite bonifico:
IBAN IT40Z0311104007000000007986 intestato a Arcidiocesi Bari-Bitonto/Caritas diocesana – Causale: NATALE PER I PIU’ SOLI
•tramite ccp: 000011938701 intestato a Arcidiocesi Bari-Bitonto/Caritas diocesana – Causale: NATALE PER I PIU’ SOLI.

Ringraziandovi per la generosità delle vostre donazioni e del tempo che vorrete condividere con noi, vogliamo raggiungervi con le parole di Papa Francesco, nella lettera Lettera apostolica “Admirabile signum”, e augurare a tutti un gioioso Natale:

“I poveri e i semplici nel presepe ricordano che Dio si fa uomo per quelli che più sentono il bisogno del suo amore e chiedono la sua vicinanza. Gesù, «mite e umile di cuore» (Mt 11,29), è nato povero, ha condotto una vita semplice per insegnarci a cogliere l’essenziale e vivere di esso. Dal presepe emerge chiaro il messaggio che non possiamo lasciarci illudere dalla ricchezza e da tante proposte effimere di felicità. Il palazzo di Erode è sullo sfondo, chiuso, sordo all’annuncio di gioia. Nascendo nel presepe, Dio stesso inizia l’unica vera rivoluzione che dà speranza e dignità ai diseredati, agli emarginati: la rivoluzione dell’amore, la rivoluzione della tenerezza. Dal presepe, Gesù proclama, con mite potenza, l’appello alla condivisione con gli ultimi quale strada verso un mondo più umano e fraterno, dove nessuno sia escluso ed emarginato”.


Auguri di cuore!
Don Vito, Michela e Vito

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